giovedì 18 dicembre 2025

Una mattina qualunque.
Caffè tiepido.
Notifiche a raffica.
Scarpe diverse ai piedi (sì, capita).

Lei esce di casa di corsa, convinta di essere in ritardo come sempre.
Traffico. Semafori rossi che sembrano farlo apposta.
La radio parla, ma lei non ascolta.
Sta già pensando a dopo. A domani. A quando “avrà tempo”.

Poi succede una cosa minuscola.
Un bambino sul marciapiede ride. Ride forte. Di gusto.
Ride come se il mondo fosse ancora un posto sicuro.





Lei rallenta.
Un secondo.
Solo uno.

E in quell’attimo capisce una cosa che nessuno le aveva mai detto davvero:
non era in ritardo.
Era solo sempre stata avanti… troppo avanti.

Da quel giorno non ha cambiato lavoro.
Non ha cambiato città.
Non ha cambiato vita.

Ha cambiato presenza.

E no, non è diventata perfetta.
Ma ha smesso di perdersi mentre correva.

Il colpo di scena?
Non era una storia su di lei.
Era su di te.
E lo sai.


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