giovedì 27 novembre 2025

Punture chimiche per dimagrire... nooo


Il culto del dimagrimento: quando il corpo diventa un altare vuoto

Viviamo in un tempo in cui il corpo è diventato una moneta.
Una misura.
Un biglietto d’ingresso per sentirsi “abbastanza”.

Oggi esiste perfino un farmaco per dimagrire senza chiedersi perché si vuole dimagrire.
La domanda non è più “cosa sento?”, ma “quanto peso manca per essere accettabile?”.
È come se la nostra epoca avesse trasformato il corpo in un idolo da servire:
un idolo esigente, affamato, che non è mai soddisfatto.





Ma io mi chiedo: a cosa serve essere magri se dentro si è vuoti?
A cosa serve un corpo “perfetto” se la relazione con se stessi è fragile, rumorosa, sconnessa?

Il dimagrimento, oggi, è diventato un’ossessione collettiva.
Non è più cura: è culto.
È un tentativo disperato di controllare qualcosa mentre dentro tutto scivola.
Come se ridurre il corpo potesse ridurre anche la paura, la solitudine, la sensazione di non valere abbastanza.

Eppure la bellezza vera non arriva mai dalla taglia.
Arriva dal magnetismo.
Dal modo in cui una persona pensa, respira, crea, sente.
Arriva dall’interesse che sa portare nella stanza, dalla sua capacità di abitare se stessa.
Dalla sua profondità.

La verità è che essere interessanti è la nuova bellezza, e non ha nulla a che fare con il grasso o la pelle tesa.
Essere interessanti nasce dal guardarsi dentro e restare.
Dal conoscere le proprie ombre, dal non scappare da ciò che si è.
Dall’imparare a parlarsi con gentilezza, non con crudeltà.

Il problema non è voler dimagrire.
Il problema è voler farlo per sparire, per essere più accettabili, più “facili da amare”.
Quando il corpo diventa una prova da superare, abbiamo smesso di essere vivi e abbiamo iniziato a essere valutati.

La cura profonda non dice “devo perdere”.
Dice “voglio ritrovarmi”.

E allora l’invito è questo:
prima di cambiare il corpo, cambiamo lo sguardo.
Prima di pretendere un risultato, chiediamoci cosa stiamo nutrendo: la paura o la presenza?
L’ego o la verità?
La ferita o la voce dell’anima?

Perché un corpo leggero con un cuore pesante non porta libertà.
Ma un cuore in pace, quello sì… alleggerisce tutto.


✨  – per chi sente che è arrivato il momento di guardarsi dentro

Se queste parole ti hanno toccato, forse la tua anima sta bussando.
Forse è tempo di iniziare un percorso che non ti chiede di perdere peso, ma di ritrovarti.
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Inizia da te. Sempre.

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