Quando le foglie cadono, l’anima ascolta
L’autunno non arriva per caso.
Entra con passo lieve, mentre le foglie scendono e il freddo comincia a trasformare l’aria. La natura rallenta, si ritira, si alleggerisce.
E nel suo movimento silenzioso, ci offre uno specchio.
Anche il nostro corpo in questo tempo si prepara al cambiamento: il ritmo si fa più lento, le emozioni più sottili, i pensieri più profondi.
È un invito naturale all’introspezione, a lasciar scendere ciò che non ci nutre più.
L’autunno non è una stagione di fine.
È una stagione di preparazione.
Lasciare andare non è perdere: è fare spazio a ciò che sta arrivando.
Come gli alberi che si spogliano per proteggere il proprio centro vitale, possiamo riconoscere quali parti di noi sono pronte a trasformarsi, quali pesi meritano finalmente di tornare alla terra.
Se in questi giorni senti malinconia, stanchezza o desiderio di raccoglimento… ascoltali.
Sono segnali.
Sono l’energia che riorganizza le tue radici.
L’autunno porta spazio.
Porta verità.
Porta una rinascita lenta, ma inevitabile.
E ora vorrei chiederti:
Cosa stai lasciando andare in questo periodo?
Quale parte di te sente il bisogno di trasformarsi?
Se ti va, condividilo nei commenti.
La tua voce potrebbe essere un ponte per qualcuno che sta vivendo la stessa transizione.
E questo spazio nasce proprio per questo: per sostenerci, specchiarci e crescere insieme.

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